Raduno Rive Vidracco 2016 4

Il mio primo raduno RIVE è stato nel 2016 a Vidracco (TO), organizzato dall’ecovillaggio Damanhur. Non sapevo nulla della RIVE, semplicemente mi affascinava un mondo di condivisione di ideali e di valori e volevo saperne di più. Da romagnola quale sono avrei potuto scegliere il mio primo raduno un pò più vicino, ma col senno di poi, rifarei tutti quei chilometri altre mille volte..

Un pò ignari e tanto curiosi ci siamo presentati all’accoglienza il pomeriggio del giovedì, con l’ansia di arrivare in ritardo... Arrivati al bancone da Paola e Nicoletta si è aperto una sorta di tunnel spazio-temporale fatto di sorrisi, di risate, di canti, di abbracci, di sostegno, di piume, di sguardi complici che ci ha fatto letteralmente dimenticare tutto il resto per qualche giorno. Con la nascita di un nuovo progetto nella valigia, ci siamo addentrati nel vivo del programma, desiderosi di conoscere di più delle realtà comunitarie: quali sono i pregi? Quali i difetti? Come possiamo integrare al meglio le nostre conoscenze per coinvolgere tutti i membri della nostra realtà, che ci sembrano un pò pigri? Presto abbiamo scoperto che non c’è risposta a queste domande.. o meglio, non ne esiste una univoca.. ogni ecovillaggio, ogni persona che incontri che ha vissuto esperienze simili, può e ha voglia di raccontarti la sua esperienza personale e quando finisci al workshop “Chi ha mangiato il mio yogurt?” ti rendi conto che “tutto il mondo è paese” e che tutto intorno ti dice che sei nel posto giusto.
Quattro giorni di pura magia, in cui si respira e si vive la vita comunitaria, in cui se non hai letto che dovevi portare piatto e posate, trovi un sacco di persone pronte a condividere qualcosa.. Giorni in cui impari l’arte del silenzio, richiamata da un semplice braccio alzato.. Momenti, a dir la verità frequentissimi, in cui ti trovi di fianco ad un perfetto sconosciuto che in pochi istanti diventa un tuo grande amico ed hai la certezza che lo rivedrai presto.

Raduno Rive Vidracco 2016 Come bambini curiosi e attenti a catturare ogni dettaglio dell’esperienza, ci caliamo nei panni di spettatori di fish-bowl e seminari in cui l’aspetto interessante non è solo l’argomento che viene trattato, ma anche la modalità con cui si innesca un dibattito fluido, civile, coinvolgente e dinamico, intervallato, ovviamente, da abbracci risate e sorrisi, che condiscono costantemente ogni momento del raduno. Perchè se ti dimentichi di abbracciare qualcuno, arriva qualche “strano soggetto” con piume e cartoncini colorati, che ti ricorda che non sei solo e che puoi condividere le tue emozioni con gli altri, perchè c’è sempre qualcuno pronto ad accoglierle.

L’alternanza di momenti seri, profondi, toccanti ed attimi divertenti, ilari e leggeri è la ragnatela che tiene unite 300/400 persone o forse più, unite dal desiderio di condividere un pezzetto del proprio universo con gli altri. Perchè forse se tutti uniamo i nostri preziosi universi, il risultato è strabiliante e contagioso.

NOTA DELLA REDAZIONE: Il XXII raduno RIVE si terrà in data e luogo da definirsi, a causa di problemi inerenti al rilascio dei permessi necessari al corretto svolgimento delle attività. Leggi qui il comunicato della Presidenza RIVE

Il XX° raduno nazionale della Rete italiana villaggi ecologici – RIVE, dal titolo “Ecovillaggi: cambiare si può!”, si è svolto dal 28 al 31 luglio in Piemonte, presso il Comune di Vidracco (TO), in collaborazione con la Federazione di comunità di Damanhur.

XX-Raduno-nazionale-ecovillaggi-cambiare-si-puo articleimage

Il raduno è un momento speciale per tutti coloro che desiderano scoprire gli ecovillaggi e immergersi nella dimensione comunitaria, "assaggiandone" alcuni aspetti. È l'unico momento dell'anno in cui la maggior parte degli ecovillaggi e progetti aderenti alla rete si riuniscono e dedicano completamente il loro tempo a raccontare la propria esperienza, successi, criticità, punti di forza e ambiti in cui migliorare. Quest'anno la Rete italiana villaggi ecologici - RIVE ha festeggiato vent'anni dal quel primo incontro tra i rappresentanti delle realtà comunitarie italiane, e ha mostrato i cambiamenti in atto che determinano un nuovo percorso per il futuro.  

Il Comune di Vidracco , con il supporto della proloco e alcuni privati, ha messo a disposizione terreni e strutture per lo svolgimento dell'evento, oltre al supporto amministrativo. Calorosa è stata l'accoglienza dei cittadini di Damanhur che hanno supportato i volontari RIVE dal reperimento di materiale, al lavoro pratico all'organizzare visite ai Templi dell'Umanità e Damil, la "capitale" damanhuriana, per i partecipanti dell'evento. Per i volontari in particolare, è stato possibile "entrare" un po' di più nella vita di comunità attraverso le visite ai "nuclei" damanhuriani. I nuclei sono case di 20-25 persone ciascuna perchè in 25 anni, la comunità damanhuriana è cresciuta fino a 400 cittadini e l'ecovillaggio si è sviluppato in un'area le cui estremità distano 10 km l'una dall'altra.

volontari-appena-prima-del-raduno-maurizio-f mediumIl gruppo organizzativo RIVE, aiutato da 50 volontari e più, ha creato le condizioni logistiche e umane per accogliere al meglio i partecipanti. Lo spirito è stato alto fin dai primi giorni. Girando per il campo era normale trovare persone stanche, sudate ma soddisfatte nel scambiarsi un abbraccio, o alla sera, poco prima di cena, nell'ultimo turno di pulizia bagni, ragazzi e ragazze con un gran sorriso sul viso. Il gruppo dei referenti ha curato con molta attenzione il proprio ruolo e il propri compiti. Il risultato? Un gruppo sereno e una cucina eccellente, che non mancava mai di finire in bellezza con un dolce.

menu-rive-2016 mediumIl lavoro è stato tanto e osteggiato da violenti temporali, nonostante questo il gruppo ha continuato a ricostruire, cantare, incontrarsi per organizzare il lavoro. Il 26 luglio, a un giorno e mezzo dall'inizio del raduno, un forte temporale si è abbattuto sul campo. Il sindaco di Vidracco e alcuni damnhuriani sono arrivati rapidamente nel punto di incontro dei volontari, chiedendo con affanno: "tutto bene ragazzi? Serve una mano?" Ironia della sorte, dieci minuti dopo una ventina di volontari rive armati di stracci e secchi, erano a svuotare il Comune che nel frattempo si era allagato. Ridendo, cantando, scherzando in meno di un'ora tutto era asciutto. Un gesto semplice ma profondamente significativo: solidarietà offerta, solidarietà ricevuta.

Il raduno si è aperto col sole, con canti e musica. Dopo l'apertura ufficiale, la presenza dei "Piùmani" ha portato un pizzico di magia nell'incontro. Chiunque può essere Piùmano, una figura mitica che aspira ed essere sempre più umano, che aiuta a mantenere un livello alto di empatia e gioia. Oltre a comporre musica, portare lo spirito di gioco e la libera espressione, quest'anno i Piùmani si sono serviti del "Meteoglione" (un medaglione di colori diversi utilizzato per comunicare il proprio tempo metereologico interiore) e gli "abbraccialetti", ovvero dei braccialetti da annodare, il cui numero di nodi simboleggia il livello di disponibilità alla manifestazione d'affetto (vedi foto in galleria). Un modo leggero di toccare il tema dell'intimità e della relazione corporea, anche tra sconosciuti.

meteoglioni-e-abbraccialetti-540 mediumIn questo contesto tra il serio e il faceto, divertente e impegnato, improvvisato e organizzato, profondo e leggero, le attività si sono svolte fluidamente. Impossibile raccontarle tutte ma tra queste vanno ricordate le due tavole rotonde "Comunità intenzionali: il riconoscimento giuridico è utile?" e "In rete, nel cambiamento". Sono stati invitati relatori della Rete italiana cohousing, Conacreis, Accademia italiana di permacultura, Transition Town italia, Movimento Decrescita Felice, Terra Nuova Edizioni e Italia che Cambia. Ciò che è emerso da parte di tutti è stato un senso di urgenza e di bisogno di mettersi in rete fra reti, di uscire dai propri particolarismi - pur mantenendo la propria identità - per un disegno più ampio e articolato della società e dell'abitare la Terra. E' emerso con forza il bisogno di incontrarsi nello spazio della relazione, prima di quello dell'organizzazione, sentirci come esseri umani, prima di agire insieme. Ultima, ma per questo non meno importante, la presenza di Mirko Busto, deputato in Parlamento, che sta sostenendo personalmente RIVE, Conacreis e Rete italiana cohousing nel promuovere una legge per il riconoscimento delle Comunità intenzionali.

conferenza-legge-comunitàImportante è stata la presenza degli ospiti internazionali, che hanno raccontato le proprie esperienze di rete e di comunità. Erano presenti Sieben Linden, Findhorn, la rete CASA dell'America latina, rete GEN europa ed Ecolise. Sono stati presentati due progetti del gruppo internazionale RIVE in partnership con reti europee di ecovillaggi e potenzialità future di formazione e scambi interculturali. 

Ma l'internazionalità si è inserita anche nelle file del volotariato con quattro spagnoli d'eccezione provenienti da Arterra, l'ecovillaggio che ha ospitato la conferenza GEN Europa all'inizio di Luglio.   

Quest'anno è stato anche caratterizzato da una presenza consistente di giovani tra i 14 e i 20 anni. Indirizzati nel lavoro di gruppo "clan" da due referenti, in alcuni momenti della giornata lavoravano insieme in autonomia su temi strettamente legati all'ambiente, al vivere insieme, su valori e visione del mondo. Ne è uscita una rappresentazione nel cerchio di chiusura vivace e toccante, sentita, emozionante. E' stato bello vedere quali "mondi" stanno dietro a quei giovani volti.

clan-giovani-540-rive-2016 mediumIl XX raduno è stato anche il momento per festeggiare i vent'anni della RIVE e in cui è avvenuta la cerimonia di passaggio di tutti i ruoli struttrali dell'associazione: presidenza, consiglio, segreteria. Eletti in momenti diversi durante l'anno, Macaco Tamerice, Amy Kabat, Federico Grisci, Paola Crasso, Roberto Liardo, Giorgia Lattuca, Lara Fontanelli e Nicoletta Benfatti entrano pienamente in servizio. Un grande ringraziamento è stato rivolto a tutti i soci che hanno passato il testimone: Alfredo Camozzi, Lorenzo Postacchini, Stambecco Pesco, Cristina Evangelisti, Anna Frison, Anja Maluk, Giuglietta Blu.

nuovo-direttivoLa presidenza è passata da Francesca Guidotti ad Andrea Stagliano e Riccardo Clemente. Una co-presidenza voluta per alleggerire l'impegno di questo ruolo (svolto totalmente a titolo volontario, come tutti gli altri) ma sopratutto voluta per seguire la visione di un'organizzazione orizzontale, senza capi, verso una leadership condivisa. Questa è una forte volontà in RIVE che si esprime simbolicamente in questo passaggio di consegne. Già nella realizzazione del raduno però, il principio di responsabilità e di condivisione del potere ha dato i suoi gustosi frutti: RIVE continuerà a lavorare in questa direzione, facendo crescere talenti e supportando il processo di miglioramento collettivo.

presidenti-daniela-falconetti mediumUn grazie speciale a chi ha documentato questo evento.

Su questo sito troverai articoli di approfondimento dei contenuti del raduno e link a video e documenti. Non perderli!


Per le foto del raduno: Facebook Rete Italiana Villaggi Ecologici

Foto gentilmente concesse da Daniela Falconetti, Maurizio Ferrario, Antonio Zampieri e Francesca Guidotti

di Francesca Guidotti


Media Partners Raduno 2023

terranuova logo